Infoltimento capelli: tutto quello che c’è da sapere

Un ottimo metodo per combattere l’alopecia androgenetica è la cosiddetta epitesi tricologica su base polimerica, ovvero un infoltimento capelli naturale che permette di coprire le aree nucali colpite da diradamento e quelle completamente prive di capelli. Scopriamo insieme quali sono le principali caratteristiche di questo sistema protesico di integrazione capelli.

L’ epitesi tricologica su base polimerica è il sistema protesico anti-calvizie più diffuso nel nostro Paese: si tratta, infatti, di una soluzione non invasiva, duratura e assolutamente apprezzabile. Se si desidera ottenere una consulenza in merito all’infoltimento capelli, consigliamo di dare un’occhiata al sito cesareragazzi.com. Ricordiamo che il sistema di epitesi è cosa ben diversa da un semplice parrucchino, il quale risulta essere assai poco funzionale, in quanto costringe il cliente a una manutenzione quotidiana con un limitato risultato estetico.

Le principali fasi dell’infoltimento capelli

Fase preliminare: il paziente viene sottoposto ad appositi test di compatibilità dermatologica, allo scopo di verificare che non sia allergico alle sostanze che si prevede di utilizzare per la realizzazione della protesi.

Creazione della protesi: a questo punto si procede con la realizzazione dell’epitesi vera e propria. Si effettua un calco che riproduce in maniera fedele le caratteristiche del cuoio capelluto del cliente. In seguito si stabilisce che tipo di capelli devono essere utilizzati per garantire un risultato assolutamente naturale: si analizzeranno, pertanto, colore, ondulazione e densità della chioma naturale del cliente.

Innesto dei capelli: i capelli vengono inseriti uno a uno sulla protesi di materiale polimerico (precedentemente realizzata dai tecnici tricologici e che riproduce in maniera fedele la conformazione dell’area nucale da infoltire). Al fine di rendere la protesi più morbida in luogo di materiali sintetici e polimeri, è possibile utilizzare dei tessuti naturali. Questi ultimi, infatti, risultano più confortevoli, e sono consigliati soprattutto nel caso di diradamenti importanti o di calvizie totale.

Ricordiamo che l’innesto viene effettuato manualmente da un operatore esperto che, come detto, inserisce un a uno i capelli sulla protesi, tenendo ben presente tutte le caratteristiche dei capelli naturali del cliente (distribuzione, densità, inclinazione, ecc.).

Integrazione della protesi: questo processo dura all’incirca un paio di ore e non è affatto invasivo o doloroso. La struttura semirigida dell’epitesi, lo ricordiamo, assicura al cliente una elevata durata nel tempo.

La tecnica di dell’epitesi tricologica su base polimerica permette di vivere la propria quotidianità nella massima libertà, senza limitazioni di sorta. I capelli infoltiti, infatti, possono essere gestiti proprio come quelli naturali, sia per quanto riguarda la detersione che l’asciugatura e lo styling.

Ricordiamo, infine, che, a questa tecnica, possono ricorrere anche coloro che sono completamente glabri, in quanto il risultato prescinde dall’ampiezza della superficie nucale che si desidera infoltire.

Cura e manutenzione dell’epitesi tricologica: dopo essere stati sottoposti all’infoltimento capelli è necessario, una volta al mese, procedere con l’igienizzazione e la manutenzione della protesi in un centro ad hoc. Contestualmente è anche possibile rinnovare il proprio look e sperimentare un taglio o un’acconciatura differenti.

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